
Ambiente (3)
9 anni alle spalle ed un anno ancora per terminare il secondo mandato a presidente del Parco del Conero. Con lo sguardo rivolto al passato si susseguono, frenetici, progressi e soddisfazioni, situazioni, progetti, dubbi, timori, salite e discese.
Nove anni intensi ad amministrare questo Ente così speciale e così complesso. Non sono state tutte rose e fiori, tutt’altro. Politicamente si è fatta una gran fatica a percepire il valore effettivo di un Parco e tutto quello che comporta a livello ambientale ed economico sostenibile. Oggi però, devo ammettere che finalmente si è aperta per i parchi una nuova era, si è capito fino a che punto siano fondamentali per uscire dalla crisi, essendo portatori di un’economia legata alla Bellezza, al territorio, al paesaggio, alla natura, alla Biodovesità, all’ agricoltura, all’ enogastronomia, alla qualità in tutti i sensi. Senza contare la loro importanza ai fini della destagionalizzazione turistica imprescindibile da questi tanti fattori.
Dove c’è un parco c’è un territorio di pregio che va preservato e, nel caso del Conero, si parla di 6011 ettari con 4 città all’ interno: il 52.79% è nel comune di Ancona, il 9,95 % Camerano, 20,87 % Sirolo e 16,39 % Numana.
Vorrei spendere alcune parole per far capire in quanti ambiti si muove la gestione di un Ente Parco, che spazia dalla redazione del PdP, Piano del Parco, diventato legge regionale nel febbraio del 2010 dopo una lunga concertazione di tutti i soggetti pubblici e privati. E’ uno strumento sovra comunale con valore ambientale e paesaggistico. La redazione del Regolamento che norma le attività del territorio e l’ impatto che possono avere su natura e paesaggio. Rilascia i nulla osta, effettua i sopralluoghi, redige il Piano Socio Economico. Svolge un’attività sul diritto di prelazione sulla compravendita di terreni, indennizza i danni causati dalla fauna selvatica, gestisce le cause per incidenti stradali e attua attività di vigilanza in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato e il mondo del volontariato. Tra le attività: il monitoraggio ambientale, la gestione e la fruizione del territorio compresa la realizzazione e manutenzione dei sentieri escursionistici, promozione e gestione della fruizione del Centro Visite con guide escursionistiche e attività di educazione ambientale. Ricompone gli squilibri ecologici (la selezione del cinghiale), approva e monitora i Piani di Gestione delle Aree Natura 2000 in cui sono ricompresi nei SIC (Sito Importanza Comunitaria) e ZPS (Zona Protezione Speciale) anche habitat marini, collabora con i 4 Comuni del Parco, Regione, Provincia e Sovrintendenza per l’istituzione del Parco Archeologico Naturalistico del Conero.
Ha contribuito a tre importanti progetti Regionali: la Macro Area Conero, la REM (Rete Ecologica Marchigiana), il progetto di filiera Terre del Conero e gli Accordi Agroambientali d’Area per la Biodiversità.
Inoltre, nel Parco del Conero una delle prime, se non la prima economia, è il turismo che vede nella stagione balneare punte sino a 180.000 presenze pertanto, oltre al ruolo istituzionale della tutela e valorizzazione ambientale, ha quello di promozione del territorio sotto il punto di vista della sostenibilità.
Diventa quindi fondamentale la certificazione Cets, Carta Europea del Turismo Sostenibile rivolta ad un turismo ecosostenibile che rispetti l’ambiente. Importante e capillare è l’azione di promozione e comunicazione del territorio, di pubbliche relazioni, di informazione sulle attività del Parco, mettendo in rete varie realtà.
L’ Ente ha un addetto stampa, anche direttore responsabile del giornale online dell’ Ente parco del Conero ‘Nel Parco c’è’, che si occupa della gestione della comunicazione sui social media con pagine molto seguite e puntualmente aggiornate, dove c’è un dialogo diretto con la collettività e tramite, laddove serva, con gli uffici.
Si invitano tutti gli interessati a visitare il nostro sito http://www.parcodelconero.org/ o leggere il giornale online del Parco del Conero "Nel Parco c’è" http://giornale.parcodelconero.com/it. Siamo inoltre presenti su Facebook, Twitter, Instagram, Google+, Pinterest.
In sostanza si svolge un compito fondamentale ai fini di un progresso culturale, in materia di sensibilità ambientale. E questa non è che una sintesi per comprendere la necessità di credere fino in fondo in questa realtà verde e puntarci con ogni strumento perché è questa la via giusta, è la via d’uscita da questa crisi mettendo al centro la valorizzazione del territorio. Il Parco del Conero c’è e continuerà ad esserci e auspico che dopo le tante battaglie fatte negli ultimi anni per la sua crescita prima, per la sopravvivenza nel clou di momenti bui a livello globale e i risultati ottenuti ad oggi, si continui sulla strada della crescita e dello sviluppo perché altrimenti sarebbe una grave perdita non solo per il Conero.
Per fare tutto questo, c’è la necessità che la Regione continui a crederci e a destinare risorse adeguate. Siccome l’ ente parco non è un ente fine a se stesso, è chiaro che sono fondamentali i rapporti con gli enti locali, comuni in primis e con i soggetti che si muovono all’ interno di questo territorio: ambientalisti, agricoltori, associazione riviera del Conero, portatori di interesse (albergatori, ristoratori, bagnini, commercianti ecc.) aiuti scientifici da parte dell’ università. Sul piano del controllo entrano in gioco anche i cittadini che usufruiscono di questa meravigliosa area protetta diventando così parte integrante del progetto.
Concludo con un rammarico, di non essere riuscito a vedere, ma non dipende direttamente dal Parco del Conero, l’ istituzione dell’area marina protetta e l’ apertura del passo del lupo.
Per una città come Ancona, che vive sul mare e del mare, parlare di turismo, di accoglienza delle persone che vengono a conoscerla, dovrebbe essere la cosa più naturale di questo mondo, un attributo che si lega totalmente al sostantivo a cui si riferisce.
Quando parliamo di Riviera del Conero parliamo di Sirolo, di Numana, magari di Camerano, ma di Ancona no! Eppure la nostra amata città è appoggiata più che mai su di questo stupendo tratto di costa alta che va dal Guasco a Numana senza soluzione di continuità! La Riviera inizia proprio con la città, la città e la riviera sono una cosa sola.



Lavoravano entrambi in una COOP milanese, meno di tremila euro in due al mese. Vacanza sì, ma con judicio, per dirla con una espressione di manzoniana memoria.
Oggi, con questa crisi che è ormai divenuta sistemica, di durata infinita, anche le strutture anconetane possono fare turismo e vivere di turismo: basta aprire gli occhi e darsi un po' tutti quanti - pubblico e privati - un po' più da fare!
L'AMBIENTE CHE PRODUCE RICCHEZZA
Con
Luca CERISCIOLI
Candidato Presidente Regione Marche
On. Piergiorgio CARRESCIA
Commissione Ambiente Camera Deputati
Fabrizio GIULIANI
Presidente Federparchi Marche
Lanfranco GIACCHETTI
Presidente Parco del Conero
Domenico BALDUCCI
Presidente Parco San Bartolo Pesaro
Guido SALUCCI
Presidente Parco Interregionale Sasso Simone e Simoncello
Presiede
Piefrancesco BENADDUCI
Segretario PD Comune di Ancona